Panterea è un collettivo che si propone di ideare e realizzare progetti culturali, a delineare e curare i suoi contenuti sono tre giovani storiche dell’arte: Clelia Gentili, Gaia Mancini e Margherita Pascali, lavoratrici nel settore ma soprattutto amiche.

L’obiettivo principale di Panterea è quello di essere un catalizzatore di progetti e pensieri inespressi, nasce infatti dall’esigenza di dar voce a studenti ed ex studenti di discipline afferenti all’ambito artistico-culturale, i cui progetti di tesi raramente hanno avuto la possibilità di uscire dalle mura universitarie. Il progetto si fonda sulla sentita necessità di creare una rete e uno spazio, dall’anima multidisciplinare, con un focus sul panorama artistico contemporaneo, in cui sono i giovani a portare i loro contributi.

LA STORIA
Per raccontare la storia di Panterea bisognerebbe partire dal 2016 quando, ancora studentesse in Accademia di Belle Arti, Clelia, Gaia e Margherita, si ritrovarono a fare le mediatrici culturali per Triumph & Laments opera realizzata da William Kentridge sui bastioni del Tevere, in occasione del Natale di Roma. Durante le giornate di formazione in vista dell’evento inaugurale, Kristin Jones (l’allora presidente di TEVERETERNO, associazione promotrice dell’evento), raccontò loro la storia del “Pantero nero”, protagonista di un’animazione di Kentridge che la colpì al punto tale da voler coinvolgere l’artista Sudafricano in un progetto site-specific per la Città Eterna. Fu così che questo “Pantero nero” iniziò a muoversi nelle loro teste, iniziarono per gioco a chiamarsi Panterine, poi Panterine dell’Urbe, poi un giorno decisero di liberare il “Pantero nero” dalla sua gabbia e farlo diventare una Panterea.

Ma quindi cosa vuol dire Panterea? Nulla. Vi si può scorgere una certa assonanza con il panta rei eracliteo o assimilarlo al nome di Rea Silvia, secondo la leggenda, madre di Romolo e Remo. Anche l’accento che si vuole usare è totalmente arbitrario. Il nome Panterea è un latinismo inventato, privo di senso, ma strettamente collegato all’assonanza con la parola “pantera”. In questa grande metropoli che è Roma, si ha spesso la sensazione di vivere dentro ad una ‘giungla’ e noi, metaforicamente parlando, vogliamo diventare l’amplificatore di voci dimenticate o perse per
le vie della Capitale.

Cicli di conferenze | Tesitonica
Tesitonica nasce con lo scopo di dare voce alle tesi di giovani laureati nel campo artistico e culturale, con un focus sul XX e XXI secolo. Il progetto si configura come un ciclo di conferenze e dibattiti in cui giovani laureati under 35 sono invitati a presentare i loro progetti di laurea, affiancati, di volta in volta, dalle curatrici del progetto, in qualità di mediatrici, e da figure esperte nell’argomento tema della serata, al fine di favorire uno scambio di vedute e opinioni.
L’obiettivo del progetto è dare spazio a voci fresche e giovani e condividere nuovi contributi storico-critici con un pubblico non necessariamente specializzato fuori dai circuiti istituzionali. Per questo motivo gli spazi scelti saranno di diversa natura: bar, locali, associazioni, biblioteche e librerie, luoghi di aggregazione in cui far coesistere cultura e convivialità.

Come partecipare a Tesitonica?
Per proporre la tua tesi ti basterà compilare un questionario, se i risultati saranno inerenti al progetto, verrai contattato per approfondire il tuo progetto di laurea ed invitato ad esporlo in uno degli appuntamenti di Tesitonica, singolarmente o con altri tesisti/esperti. Prima di procedere alla candidatura assicurati di essere under 35 e di aver trattato un argomento relativo alle arti visive, alla danza, alla musica o al teatro del XX e XXI secolo.

Se pensi di poter essere idoneo scrivi una mail a panterea.project@gmail.com e ti verrà inviato il questionario,
oppure trovi il link in bio sul nostro profilo Instagram @pantereaproject
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